Avviso per indagine di mercato relativa all'affidamento:"Ampliamento cimitero del capoluogo - Comune di Riolo Terme". Procedura negoziata ai sensi art. 36, comma 2, lett.c), D.Lgs. n. 50/2016

Possono presentare dichiarazione di interesse ad essere invitati alla procedura negoziata per l’affidamento dei lavori indicati in oggetto gli operatori economici di cui all'art. 45, commi 1 e 2, lettere a), b), c), d), e), f), g), del D.Lgs. n. 50/2016 oppure gli operatori economici che intendano riunirsi o consorziarsi ai sensi dell’art. 48, comma 8, del D.Lgs. n. 50/2016.

I soggetti di cui sopra devono essere in possesso di attestazione di qualificazione in corso di validità per categoria e classifica adeguata ai lavori da assumere, rilasciata da SOA regolarmente autorizzata.

Per i raggruppamenti temporanei, i consorzi ordinari, le aggregazioni di imprese di rete e i GEIE di cui all’art. 45, comma 2 lettera d), e), f) e g) del Codice, di tipo orizzontale, si applica l’art. 92, co.2, del DPR 207/2010, con obbligo per ciascuna impresa riunita di possedere, l'attestato rilasciato da SOA regolarmente autorizzata per la categoria OG1 in corso di validità.

Il concorrente, in caso di avvalimento dovrà dichiarare che intende avvalersi dei requisiti di altro soggetto ai sensi dell’art. 89 del D.Lgs. n. 50/2016, indicando il soggetto di cui ci si avvale.

I soggetti che saranno invitati alla procedura negoziata saranno ammessi alla gara unicamente se in possesso dei requisiti di ordine generale previsti dall’art. 80 del D.Lgs. n. 50/2016 e qualora nei loro confronti non sussistano ipotesi di divieto a contrarre con la Pubblica Amministrazione ai sensi della vigente normativa.

Non è ammessa la partecipazione alla gara, pena l’esclusione, dei concorrenti che hanno concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque hanno attribuito incarichi ad ex dipendenti del Comune di Riolo Terme e dell'Unione della Romagna Faentina, che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto del Comune e dell' Unione stessi nei loro confronti, per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego (divieto di contrattare di cui all’art. 53, co. 16-ter, del D.Lgs. n. 165/2001).

Ai sensi del comma 52 dell’art. 1 della L. n. 190/2012 è fatto obbligo per la stazione appaltante, ai fini dell’autorizzazione di subcontratti e subappalti concernenti le attività maggiormente a rischio di infiltrazione mafiosa di cui al co. 53 dell’art. 1 della predetta Legge n. 190, acquisire le comunicazioni e informazioni antimafia liberatorie attraverso la consultazione degli elenchi di imprese non soggette a rischio di infiltrazioni mafiose istituiti presso le competenti Prefetture, secondo quanto previsto dall’art. 29 del D.L. n. 90/2014, come convertito dalla L. n. 114/2014.