Varchi lettura targhe, la Regione promuove il progetto faentino

«IL SISTEMA di videosorveglianza che legge le targhe delle auto della Romagna faentina è da estendere alle città della regione». A esprimersi così è stato il consiglio regionale che nei giorni scorsi ha approvato una risoluzione presentata dal Pd per chiedere al Governo l'avvio di una sperimentazione per l'interconnessione tra i sistemi digitali delle amministrazioni locali e la polizia e consentire una verifica, in tempo reale, di eventuali passaggi nel territorio di auto rubate. Nel testo della risoluzione si fa specifico riferimento alla Romagna faentina, primo territorio insieme al piacentino a dotarsi di una rete di varchi videosorvegliati.

Questi particolari 'occhi elettronici', una ventina, nel nostro territorio sono dislocati nelle principali direttrici stradali dei comuni di Castel Bolognese, primo a installarli, Faenza e Riolo Terme a cui si sono aggiunti nel novembre scorso quattro varchi videosorvegliati a Russi.

Il sistema è uno dei punti fondamentali del Patto per la sicurezza urbana del Faentino firmato lo scorso giugno con il Prefetto: «La certificazione da parte della Regione dell' utilità del sistema di lettura targhe sul modello sperimentato nell' Unione della Romagna faentina - dice in sindaco Giovanni Malpezzi - conferma che gli investimenti di questi anni sono andati nella giusta direzione». Tra i sottoscrittori della risoluzione c' è la consigliera regionale Manuela Rontini, che spiega: «L' obiettivo di poterci dotare di un unico sistema di interscambio operativo delle informazioni esteso a tutto il territorio regionale, è tanto ambizioso quanto oramai necessario».

Quando un mezzo che è inserito nella lista dei veicoli oggetto di furto attraversa uno dei varchi faentini il sistema invia un alert alle forze di polizia. Le centrali operative possono quindi inviare una pattuglia per intercettare il veicolo. Vengono fatte anche verifiche su copertura assicurativa e revisione delle auto.