Faenza-ricordo di gian vittorio baldi
Un incontro in Biblioteca comunale nel terzo anniversario della scomparsa del regista e produttore cinematografico
Venerdì 23 marzo 2018, alle 20.30, presso la Biblioteca comunale di Faenza, in via Manfredi 14, si svolgerà un incontro in memoria del regista e produttore cinematografico Gian Vittorio Baldi, nel terzo anniversario della sua scomparsa.
Gian Vittorio Baldi nasce a Bologna nel 1930, poi si traferisce con la famiglia a Milano. A 18 anni avviene il suo primo approccio al cinema: cura la “rubrica cinematografica” per il quotidiano 24 Ore. Attraverso le visioni dei film (molti di produzione statunitense) comprenderà il potere propagandistico e la forza carismatica del cinema. Nel ’53 si laurea alla Luiss con una tesi sul linguaggio sonoro e musicale del cinema, e fissa in un suo Manifesto gli elementi grammaticali dell’arte cinematografica, sui quali fare ricerca. Nel ’54 inizia una collaborazione con la Rai come regista e autore. Nel ’52 comincia a realizzare i primi corti; nel ’61 con difficoltà produce il suo primo lungometraggio, Luciano, non distribuito per cinque anni in quanto osteggiato, da prospettive diverse, dai cattolici e dalla sinistra marxista.
Realizza in totale 27 film e 200 fra corti e documentari, suoi e di altri. Riceve due Leoni d’oro a Venezia, oltre a numerosi premi nel mondo. Fonda nel ’62 una sua casa di produzione, la Idi Cinematografica, con la quale finanzia, oltre i suoi film, opere che non trovavano case produttrici, sia di giovani come Gianfranco Mingozzi, che di affermati autori, come Pasolini, Straub, Bresson, Dacia Maraini, Godard.
Fu anche scrittore, viticultore-enologo, enogastronomo, grafico, ricercatore multimediale. Dopo varie docenze universitarie fonda nel ’99, a Faenza, Hypermedia, che nel 2013 viene trasferita a Bologna come IFA, International Filmaking Academy, frequentata da studenti di cinema da tutti i continenti, che ha avuto, fino ad ora, come insegnanti grandi registi quali Bertolucci, Kiarostami, Zanussi, Tanovic, Llosa, Bela Tar.
All’incontro di venerdì daranno il loro contributo i figli Gian Luca (compositore e docente) e Gian Matteo (manager case vitivinicole), Ugo Brusaporco, storico e critico del cinema, direttore del San Giò Verona Video Festival, Rocco Ronchi, docente di filosofia teoretica all’Università dell’Aquila e presso l’IRPA di Milano, e Guido Zauli, biografo del regista e collaboratore a Carte di Cinema.
Saranno letti i messaggi inviati dal regista e produttore Pasquale Scimeca, dal faentino Roberto Cimatti, importante direttore della fotografia, già allievi di Baldi, e un ricordo del critico Roberto Silvestri.
Nel corso della serata, con Gian Luca Baldi, si parlerà dei suoi contributi alle musiche di due film del padre, toccando il tema del rapporto fra musica e immagine, dove Gian Vittorio Baldi sosteneva, già nel Manifesto, l’idea, ancora oggi estranea al mainstream cinematografico, della musica contenuta nell’immagine.
Saranno inoltre proiettate due brevi sequenze da Memorie della resistenza(‘96) e Nevrijeme (‘99), per le particolari sonorità introdotte.