CASTEL BOLOGNESE. Aldo Moro. Il Kennedy italiano
Il professor Luca Rosetti racconta la strategia della tensione in una conferenza dedicata allo statista democristiano
La mattina del 16 marzo 1978 l'auto che trasportava Aldo Moro dalla sua abitazione alla Camera dei Deputati fu intercettata e bloccata in via Mario Fani a Roma da un nucleo armato delle Brigate Rosse. In pochi minuti, i brigatisti sequestrarono il presidente della Democrazia Cristiana, dopo aver sterminato la scorta. Il 9 maggio dello stesso anno il corpo senza vita di Moro fu fatto ritrovare nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata a Roma in via Caetani.
Perché fu rapito e ucciso Aldo Moro? Chi c'era dietro la strategia della tensione? Chi progettò ben tre colpi di stato in Italia? Su questo e su molte altre questioni rifletterà il prof. Luca Rosetti della Associazione Culturale Teatro Lunatico, mercoledì 20 marzo 2024 alle 21.00 presso la Biblioteca Luigi Dal Pane di Castel Bolognese, Piazzale Poggi 6, in occasione della conferenza a tema storico promossa dal Comune di Castel Bolognese dal titolo “Aldo Moro. Il Kennedy italiano”. La strage di Via Fani, la gestione del sequestro e la morte violenta dello statista democristiano, dopo 46 anni, sono ancora avvolti da numerosi dubbi, mezze verità, bugie e interrogativi ancora irrisolti che fanno di Aldo Moro il Kennedy italiano.
La conferenza “Aldo Moro. Il Kennedy italiano” fa parte di una rassegna di lezioni - curata dal prof. Rosetti - dal titolo “Il Calendario Civile degli Italiani. Lo spettacolo della storia” che si terranno a Castel Bolognese da qui ai prossimi mesi e che tratteranno aspetti salienti della nostra storia più recente. Tutte le conferenze sono a ingresso libero e gratuito.