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Cappelletti (Caplèt)
Primo piatto
I cappelletti o caplèt, in dialetto romagnolo, è una pasta ripiena che prende il nome dalla forma caratteristica che ricorda un cappello.
Pellegrino Artusi li descrive nel suo libro La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, pubblicato per la prima volta nel 1891: Cappelletti all'uso di Romagna, con ripieno a base di ricotta (o ricotta e raviggiolo), petto di cappone o lombata di maiale, da cuocere nel brodo di cappone.
Ingredienti e preparazione
- Per la sfoglia: 600 gr. di farina, 6-8 uova intere.
- Per il ripieno: 400 gr di formaggio morbido campagnolo e casatella (o anche ricotta e raviggiolo); 200 gr parmigiano; 2 uova intere; pizzico noce moscata, sale e pepe.
- Brodo di pollo o di cappone.
Prima di tutto si consiglia di preparare la sfoglia e lasciatela riposare tra due piatti. Successivamente si prepara il ripieno (in romagnolo il batù) mescolando con cura gli ingredienti. Poi si riprende la sfoglia, che deve essere tirata sottile con il matterello oppure utilizzando la macchina per la pasta. Tagliate la sfoglia in tanti quadratini di circa 5 cm di lato e ponete al centro il ripieno; procedete poi con la ripiegatura a forma di “cappello”: chiudete il quadratino a triangolo, premendo molto bene nei bordi per evitare che in fase di bollitura si apra, poi fate girare ciascun triangolo attorno ad un dito della mano e sovrapponete le due estremità: otterrete così la tipica forma a cappelletto.
Cuocete i cappelletti nel brodo per qualche minuto e lasciateli riposare per almeno 10 minuti prima di servirli.