Loto di Romagna
Il Loto di Romagna è una varietà di cachi o kaki (Diospyros kaki); la pianta del loto di romagna produce frutti di colore giallo-arancio intenso, di forma tondeggiante, che hanno una pellicola superficiale molto sottile e fragile, e una polpa dolcissima.
Il loto raggiunge la maturazione nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, quando la polpa muta di colore, virando dal verde al giallo-arancio-rosso. A causa dell’elevato contenuto di tannino, i cachi appena staccati dall’albero risultano però piuttosto sgradevoli al palato, ragione per cui dopo la raccolta devono essere lasciati maturare per un certo periodo in cassette, o affiancandoli ad alcune mele.
E’ una pianta molto resistente, che non necessita di trattamenti antiparassitari, per cui viene considerata "naturalmente biologica".
Zona di produzione
Il Caco è coltivato in tutto il territorio romagnolo.
Tecniche tipiche
Il loto di romagna è ricco di vitamina A, oltre a vitamina C, zucchero, tannini e sali minerali. Nella sua polpa dalla consistenza gelatinosa risiedono zuccheri semplici, potassio e fosforo, ed è considerata un ricostituente del sistema nervoso e del fegato. È utile inoltre per la digestione, grazie alla grande quantità di fibra alimentare, e come antibatterico.
Può essere consumato fresco, al naturale, estraendo la polpa con un cucchiaino dopo aver tolto il picciolo, oppure accompagnandolo con panna montata o spolverandolo con cacao amaro.
I loti perfettamente maturi possono anche essere essiccati, appendendoli, dopo averli spellati, in un luogo buio, fresco e ventilato. Ottimi per la preparazione di mousse, confetture e dolci, tra cui ciambelle, soufflé, torte e crostate.