“Partita Aperta - Il modo più sicuro di ottenere nulla da qualcosa”
Giovedì 25 gennaio al Teatro Masini uno spettacolo teatrale sul gioco d’azzardo
Giovedì 25 gennaio, alle 20:30 al Teatro Masini di Faenza, andrà in scena “Partita Aperta - Il modo più sicuro di ottenere nulla da qualcosa”, spettacolo teatrale della Compagnia Anime Specchianti sul tema del gioco d’azzardo. L’evento è organizzato dal Servizio Dipendenze Patologiche dell’Ausl della Romagna Faentina in collaborazione con il Centro per le Famiglie dell’Unione della Romagna Faentina.
Lo spettacolo andrà inoltre in scena alle 11:00 del 25 gennaio in un matinèe dedicato alle classi dalla seconda alla quinta delle scuole secondarie di secondo grado.
Lo spettacolo delle 20:30 è gratuito con prenotazione consigliata. Per info e prenotazioni: 339 7748859 – 320 3928914 animespecchianti@gmail.com.
“Partita Aperta - Il modo più sicuro di ottenere nulla da qualcosa”
di e con: Martina Cicognani, Francesca De Lorenzi, Giorgia Massaro e Chiara Nicastro drammaturgia: Martina Cicognani, Francesca De Lorenzi, Giorgia Massaro e Chiara Nicastro
audio editing: Robert Eno e Marco Rabiti
luci: Marco Rabiti
consulenza tecnica sul fenomeno: Chiara Pracucci
durata: 55'
Portare in teatro la compulsione da gioco d'azzardo, trasmettere al pubblico i meccanismi che vincolano le persone che ne soffrono, far conoscere come superarli e come cercare le opportunità per chiedere aiuto è quanto si propone con lo spettacolo “Partita aperta - Il modo più sicuro di ottenere nulla da qualcosa”.
Gli incontri con la psicologa Chiara Pracucci e con ex giocatori compulsivi hanno permesso alle interpreti di capire le dinamiche che portano ad essere incapaci di resistere all’impulso di inserire monete nelle slot machine o tentare la fortuna nelle scommesse. Un percorso attraverso gli stati d’animo e le emozioni che provocano la dipendenza. Ne è nata la considerazione che tutti siamo potenziali giocatori e che una importante forma di prevenzione è proprio essere consapevoli dei meccanismi che portano a diventare giocatori compulsivi, prigionieri dell’eccitazione più che del guadagno.
Per questo l’invito a partecipare allo spettacolo è “Il gioco compulsivo esiste, parliamone”. Un invito ad essere maggiormente consapevoli dei rischi del fenomeno.