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faenza-nuova formula per la biennale di pittura della pro loco
L’ottava edizione della mostra d’arte coinvolge 40 artisti locali per un evento benefico volto al recupero di un bene cittadino
Nuova formula per la Biennale di pittura Città di Faenza, l’evento dedicato all’arte figurativa che la Pro Loco propone dal 2004 alla città rispolverando una lontana tradizione locale.
L’edizione 2018, programmata dall’8 al 16 giugno prossimi, ha come obiettivo il coinvolgimento corale di quegli artisti che, in città, portano avanti con talento e spirito di innovazione la tradizione pittorica manfreda.
Già a fine inverno l’associazione ha voluto sondare il terreno proponendo agli artisti locali questo nuovo format a cui aderire.
La “chiamata alle armi”, diffusa tra gli addetti ai lavori grazie al prezioso aiuto di Pietro Lenzini ed Enrico Versari, è stata accolta con immediato favore, infatti numerosi artisti di diverse generazioni hanno partecipato con interesse a una prima riunione illustrativa, confermando non solo la propria adesione, ma contribuendo anche ad allargare il panel degli artisti coinvolti.
Si preannuncia quindi di grande qualità l’esposizione che sarà allestita dall’8 al 16 giugno nella centralissima Galleria comunale d'arte, nel Voltone della Molinella, dove quaranta artisti esporranno le loro opere nell’inconsueto formato quadrato di 35x35 centimetri.
“Gli artisti saranno doppiamente coinvolti" - spiega la presidente della Pro Loco Patrizia Capitanio – "partecipando alla mostra sia con una loro opera, sia destinando il ricavato dell’asta finale a un progetto di restauro conservativo in corso di individuazione a cura del direttivo della Pro Loco Faenza. La città, come sempre, è quindi al centro di questa iniziativa, nello spirito di valorizzazione del territorio che è nel dna della nostra associazione”.
Infatti al termine della mostra, come oramai prassi, le opere andranno all’asta: i proventi della vendita all’incanto saranno ancora una volta destinati al restauro di un bene artistico o architettonico della città.
Non dimentichiamo, infatti, che si deve alla Biennale di pittura se nel 2015 la Pro Loco è riuscita a finanziare il restauro conservativo di due capitelli medievali nel Palazzo del Podestà, così come nel 2017 l’incasso dell’asta ha permesso il restauro di una colonna in pietra, con al vertice l’antichissimo simbolo cristologico costantiniano, in via Giangrandi, e della lapide datata 1598 sulla facciata della Cattedrale.