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faenza-la brigata ebraica nella seconda guerra mondiale
Domenica 6 maggio al Museo del Risorgimento la presentazione del libro di Luciano Meir Caro e Romano Rossi
Domenica 6 maggio, alle ore 10.30, al Museo del Risorgimento e dell'Età contemporanea di Faenza, in corso Garibaldi 2, sarà presentato il libro "La Brigata ebraica 1944-1946" (Bacchilega editore), scritto dal rabbino di Ferrara e della Romagna Luciano Meir Caro e da Romano Rossi, presidente dell'associazione nazionale reduci della Friuli.
All'incontro interverranno, oltre ai due autori, il presidente della cooperativa Bacchilega Paolo Bernardi e il vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Faenza Massimo Isola.
Il volume narra gli avvenimenti di quei giorni non solo dal punto di vista strettamente connesso all'attività militare, ma anche attraverso aspetti legati alla vita delle comunità ebraiche e delle associazioni che si battevano per la nascita di uno Stato ebraico in Palestina.
Settantatre anni fa la Brigata Ebraica, unico reparto ebraico combattente, concludeva in questi giorni il suo ciclo operativo in Romagna, proprio a Faenza.
Per poco più di due mesi aveva combattuto contro i tedeschi prima a Mezzanotte poi a Riolo Terme, contribuendo alla sfondamento della linea del Senio, in concerto con il Gruppo di combattimento Friuli, liberando Cuffiano, Monte Gennaio, La Serra di Castel Bolognese e, infine, Imola, assieme a militari italiani e polacchi.
Più di 40 caduti e 150 feriti il bilancio di queste operazioni militari.
Partiti da Faenza a metà maggio i soldati furono spostati prima a Tarvisio poi in Olanda, dove mandati nei campi di sterminio si impegnarono nella ricostituzione delle disastrate comunità ebraiche in Europa, decimate da persecuzioni e deportazioni, e a organizzare l'esodo di 400 mila ebrei europei in Palestina, contribuendo così in maniera decisiva alla nascita, nel 1948, dello Stato di Israele.