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Faenza-nuovo incontro sull'affidamento familiare
Domani al Centro per le Famiglie
"L'accoglienza di un bambino: un'esperienza da cui nasce un legame“ è il titolo dell'incontro in programma domani - martedì 27 marzo - , alle ore 20.30, presso la sala delle Associazioni, in via Laderchi 3/a, a Faenza.
E' il secondo appuntamento del ciclo di incontri sull'affidamento famigliare, organizzato dal Centro per le Famiglie dell'Unione della Romagna Faentina.
Adele Tellarini, neuropsichiatra infantile e responsabile della Casa di accoglienza San Giuseppe e Santa Rita, illustrerà come l'affidamento famigliare si rivolga a tutti i minori.
Si può, infatti, essere piccoli o essere già "grandi", ma avere comunque bisogno di relazioni affettive stabili e di una famiglia su cui poter contare quando ci sono delle difficoltà personali e famigliari da affrontare.
L’affidamento familiare è un intervento temporaneo di aiuto e sostegno a un minore e alla sua famiglia, che si trova a vivere una situazione di difficoltà.
E’ regolamentato da una legge nazionale del 1983, poi modificata nel 2001, e da una direttiva del 2011 della Regione Emilia Romagna.
Anche nel nostro territorio ci sono bambini che hanno bisogno di essere accolti da famiglie disponibili ad accompagnarli e sostenerli per un certo periodo della loro vita.
L’affidamento familiare è una scelta per aiutare un’altra famiglia a crescere il proprio bambino.
Esistono varie forme e modi di praticare l'affido, a seconda della situazione del minore e delle capacità educative e di cura dei genitori di origine.
L’affido può essere residenziale, quando il bambino trascorre un periodo della sua vita presso la famiglia affidataria, pur rimanendo il rapporto con la propria famiglia; può essere diurno quando il bambino frequenta la famiglia affidataria solo durante il giorno o una parte della giornata o per alcuni momenti nella settimana.
Possono diventare affidatari sia coppie, con o senza figli, sia persone singole.