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FAENZA. Ufficializzata la proroga del termine per la presentazione delle domande di saldo dei Contributi di immediato sostegno
Le dichiarazioni della consigliera regionale Manuela Rontini e del presidente dell’Unione Massimo Isola.
Come anticipato dalla vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, dal Governo è arrivata l’ufficialità della proroga alla scadenza per presentazione le richieste del saldo per il CIS, il Contributo di immediato sostegno, inizialmente fissata al 31 dicembre, e ora posticipata al 30 marzo 2024.
Come era apparso chiaro da tempo, in particolar modo a Faenza, molte abitazioni colpite dalle alluvioni di maggio, per diversi motivi, non presentavano ancora le condizioni per iniziare i lavori di ripristino, cosa dovuta anche a causa della indisponibilità di ditte artigiane a partire con gli interventi. Con la decisione del Governo, firmata nella giornata di ieri dal Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ora le famiglie potranno contare su altri tre mesi di tempo per effettuare i lavori nelle abitazioni e quindi avere la possibilità di ottenere il saldo della misura di sostegno.
La richiesta di proroga della scadenza per presentare la domanda di saldo del Contributo di immediato sostegno era stata presentata dalla Regione Emilia Romagna al Dipartimento nazionale di Protezione civile anche su sollecitazione dalla consigliera regionale Manuela Rontini e dal sindaco di Faenza, e presidente dell’Unione della Romagna Faentina, Massimo Isola.
“Sono particolarmente grata alla vicepresidente Irene Priolo e alla Regione Emilia Romagna -spiega Manuela Rontini- per aver accolto le nostre istanze e aver sollecitato il Dipartimento nazionale della Protezione civile a concedere la proroga. I termini inizialmente fissati dal Direttore Curcio per la richiesta di saldo del CIS al 31 dicembre aveva messo in forte preoccupazione le tante persone che ancora non riescono a terminare i lavori nelle loro abitazioni. Un grazie doveroso deve anche andare al Dipartimento della Protezione civile nazionale per aver accolto le necessità del nostro territorio”.