FAENZA. Sicurezza in città per i pedoni
Un nuovo progetto da 150mila euro per il rifacimento dei marciapiedi dei viali ‘lato valle’.
L’amministrazione comunale prosegue nella sua opera di interventi infrastrutturali per mettere in sicurezza gli utenti deboli della strada, in particolare i pedoni. Dopo il via libera per l’intervento sui passaggi pedonali protetti in alcune vie, Lapi, Mezzarisa, Ballardini, Campana e Max Emiliani, recentemente la Giunta di Palazzo Manfredi ha approvato il progetto per interventi di riqualificazione e messa in sicurezza dei marciapiedi di altre strade alberate per garantirne le condizioni di fruibilità in sicurezza e migliorarne la qualità.
Dai rilievi tecnici, effettuati dal personale del Settore Lavori Pubblici del Servizio manutenzione strade, per accertarsi dello stato manutentivo delle infrastrutture e dalle segnalazioni ricevute, an-che attraverso l’App Comuni-Chiamo, servizio molto utilizzato e facile nella sua fruizione, si è infatti evidenziata la necessità di intervenire in diverse vie di Faenza; nelle vie Cantagalli e Morri, traverse di via Dal Pozzo, quindi nella zona a nord della città e in altre strade del Borgo Durbecco: Mattioli, Marri, Ballanti Graziani, Saviotti e Matteucci. In tutte le strade la riqualificazione interes-serà l’intera lunghezza dei percorsi pedonali protetti, su entrambi i lati, compreso il rifacimento di alcune aiuole.
Lo stato di dissesto in cui versano alcuni marciapiedi è per lo più causato dai movimenti del terreno causati dalle radici che si allungano nel sottosuolo sollevando parti di asfalti cosa che deter-mina fessurazioni all’interno delle quali l’acqua scende e deteriora i sottofondi. La cosa si aggrava nei periodi invernali quando l’acqua che si infiltra nelle fessurazioni poi, a causa delle basse tem-perature, gela provocando ulteriori micromovimenti che danneggiano ancor di più manti e sottofondi.
Nello specifico i percorsi pedonali protetti nelle vie oggetto degli interventi, presentano situazioni di degrado di tipo superficiale, con disgregazioni o ‘sgranamenti’ dello strato di conglomerato bitu-minoso, ma anche buche e fessurazioni con alcuni tratti dissestati. Per questo motivo, in alcuni casi specifici la ditta che si aggiudicherà l’appalto dovrà rifare non solo il manto di usura ma ripristinare i sottofondi per recuperare la planarità dell’infrastruttura pedonale stessa.
L’intervento recentemente approvato avrà un costo di 150mila euro e verrà finanziato attraverso un mutuo sottoscritto con Cassa deposito e prestiti.