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FAENZA. La scomparsa di Giuseppe Casadio
Il sindaco Massimo Isola: “Faenza perde un intellettuale e un uomo di grandissimo spessore che ha speso l’intera vita per il mondo dei lavoratori”.
Nella giornata di oggi, martedì 24 ottobre, è scomparso il faentino Giuseppe Casadio, figura fondamentale nel panorama nazionale del mondo del lavoro e della didattica.
Una breve biografia di Giuseppe Casadio
Giuseppe Casadio, Beppe come era conosciuta da tutti, classe 1946, dopo la Laurea in Pedagogia all’università di Urbino con una tesi sul teologo luterano tedesco Dietrich Bonhoeffer, negli anni ’60 entrò in contatto con la sezione italiana del Cemea (agenzia internazionale di pedagogia e didattica) e fondò la Cooperativa ‘Centri Rousseau’, impegnata nel gestire le comunità di vacanza per adolescenti, ispirate a concezioni pedagogiche antiautoritarie partecipando al movimento studentesco del ’68. Contemporaneamente iniziò l’attività di insegnamento in storia, filosofia e materie letterarie nei licei classici di Conegliano e Vittorio Veneto (Treviso), quindi nelle scuole medie di Susegana (Treviso), Carpanedolo e Rezzato (Brescia) e a interessarsi all’attività sindacale, che lo portò a ricoprire, prima l’incarico di segretario della Cgil-Scuola di Brescia, poi della Fiom di Ravenna a tempo pieno diventandone segretario generale provinciale. Nel ’76 entrò nella segreteria provinciale della Camera del lavoro di Ravenna per la quale venne eletto segretario generale e nella segreteria regionale della Cgil, diventandone il segretario regionale nell’88. Eletto nella segreteria confederale nazionale Cgil, nel 1996 si trasferiì a Roma mantenendo l’incarico fino al 2004. In quell’anno entrò a far parte del comitato celebrativo del Centenario del sindacato e, in quello successivo, del Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (nella VIII legislatura, 2005-2010), ricoprendo l’incarico di presidente della Commissione politiche del lavoro e dei settori produttivi, nella quale è riconfermato nella IX legislatura (2010-2015). Tra le altre attività di Casadio va segnalata quella pubblicistica. Dal 1996 al 2004 ha prodotto numerose prefazioni e introduzioni a saggi e atti della Cgil nazionale su temi del mercato del lavoro, l’occupazione giovanile e femminile, il lavoro dei migranti e il diritto al lavoro per i diversabili. Fu anche autore di relazioni e prefazioni a convegni sui temi ambientali e della tutela del territorio, promossi dalla Cgil nazionale, o da strutture territoriali del sindacato; pubblicò anche analoghi interventi sui tema della legalità e della lotta alla criminalità organizzata. Dal 2004 al 2008 ha curato moltissime pubblicazioni e cataloghi su produzioni artistiche e di eventi culturali, storici e di attualità, sul lavoro e sulla sua rappresentazione nelle arti (musica, cinema, arti figurative, fotografia, fumetto, narrativa). Nel 2009 firmò un saggio sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali presentato anche alla Camera dei Deputati.
Il cordoglio del sindaco Massimo isola
“Beppe Casadio è stata una grande personalità e un fine intellettuale che ha dato, ai massimi livelli, un forte contributo allo sviluppo del mondo del lavoro e sui diritti dei lavoratori. Beppe è nato e cresciuto nella nostra comunità e qui è ritornato al termine di importantissime esperienze che lo hanno visto ai vertici di istituzioni nazionali, della Cgil e nella segreteria nazionale confederale dei sindacati. Per tutta la vita si è battuto affinché il nostro Paese facesse davvero suo l’Articolo 1 della Carta Costituzione per fare in modo che il lavoro fosse sì un diritto ma anche una possibilità di emancipazione e di inclusione sociale. È per questo che il suo contributo nel mondo del lavoro attraverso il sindacato, il suo impegno e le tante pubblicazioni sul tema sono stati passi fondamentali, questo a testimonianza della profondità delle sue analisi sul tema. Nel 2021 Faenza gli attribuì l’onorificenza di ‘Faentino sotto la Torre’ e, malgrado non intervenne alla cerimonia per problemi di salute, ricordo la sua commozione il giorno nel quale gli comunicammo la notizia. Faenza, con la sua scomparsa perde una figura chiave. Il mio pensiero va ora ai familiari, alla moglie Milena e ai figli Chiara e Simone, ai quali va il mio più caro abbraccio per l’enorme perdita”.