FAENZA. "La guerra a casa": immagini della Seconda Guerra mondiale ieri e oggi
L’esposizione, allestita presso il Museo del Risorgimento e dell’età contemporanea di Faenza, è stata realizzata dagli studenti dell’Istituto Persolino Strocchi di Faenza in occasione del 78° Anniversario della Liberazione della città dal nazifascismo.
L’Amministrazione Comunale, con il Comitato Antifascista per la Democrazia e la Libertà, l’A.N.P.I. sezione di Faenza, in collaborazione con il Museo del Risorgimento e dell’Età contemporanea, l’Istituto Per-solino-Strocchi e Argylls Romagna Group, sotto il coordinamento della Presidenza del Consiglio Comunale, in occasione del 78° Anniversario della Liberazione della città di Faenza organizza una serie di appuntamenti e iniziative rivolte alla cittadinanza.
Il 16 dicembre dalle 10,30 presso il Museo del Risorgimento e dell’età contemporanea di Faenza, in corso Garibaldi 2, si terrà la conferenza stampa e l’inaugurazione della mostra ‘La guerra a casa - Immagini dai luoghi della Seconda guerra mondiale’.
L’esposizione è stata realizzata dagli studenti delle classi VA design, VA e VB agro dell’Istituto Persolino Strocchi di Faenza.
Le alunne e gli alunni coinvolti nel progetto hanno cercato di tornare a far parlare i luoghi legati alla liberazione del territorio faentino. La maggior parte di questi spazi non sono monumentalizzati, o, se luogo di memoria, risultano spesso muti. Inserendoci in un’operazione di valorizzazione già intraprese dall’Amministrazione Comunale e da varie realtà del territorio, abbiamo cercato di far riemergere alcune delle vicende legate alla Liberazione di Faenza. Un ulteriore obiettivo era quello di realizzare un percorso tematico, facilmente accessibile, che non venisse disperso dopo la mostra. Invece che una pubblicazione cartacea si è optato per una diffusione attraverso il sito regionale (e l’app) resistenzamAPPe, un portale dedicato alla celebrazione del 78° Anniversario della Liberazione, successivamente implementato dagli Istituti Storici dell’Emilia Romagna in rete. Il portale racchiude diversi percorsi tematici in tutta la regione, il nostro è il primo dedicato alla città di Faenza.
Le undici tappe che compongono la mostra permettono di ripercorrere le principali vicende legate alla Liberazione della città. La mostra parte dal confronto fotografico tra le immagini scattate durante la Seconda guerra mondiale e quelle realizzate dagli alunni sugli stessi luoghi ai giorni nostri. Ogni pannello rimanda alla collocazione spaziale e quella temporale e riassume brevemente gli eventi avvenuti in loco. Grazie a dei qrcode sarà possibile reperire approfondimenti su ogni luogo, collegandosi al link creato su resistenzamappe. Gli approfondimenti contengono, oltre ad un’estesa ricostruzione dei fatti, una serie di testimonianze e vari rimandi bibliografici.
Quando si è deciso di partecipare al progetto ResistenzamAPPe, si è partiti da una constatazione: la maggior parte dei luoghi relativi alla liberazione di Faenza si trova nelle immediate vicinanze della sede Persolino. Due le eccezioni: il Faenza Commonwealth War Cemetery e le grotte di Castiglione.
Il primo è il luogo di sepoltura del Capitano Brunt e dei tanti soldati che hanno partecipato alla liberazione della città. Abbiamo preferito questo luogo, rispetto a casa Mendicanta, la zona dove Brunt ottenne la Victoria Cross perché la leggibilità dei costi umani del conflitto traspare in maniera disarmante nel piccolo cimitero di Santa Lucia, così come l’importanza del sostegno internazionale alla lotta contro il nazifascismo, un contributo che vale sempre la pena di sottolineare e ricordare. Grazie alla collaborazione con Ellesmere College, la scuola frequentata da Brunt, abbiamo potuto raccontare anche una parte, meno nota a Faenza, della vicenda umana del Capitano.