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FAENZA. La Romagna dell'arte perde uno dei suoi massimi esponenti del Novecento

Nel pomeriggio di oggi, 7 dicembre 2020, è scomparso Giovanni Pini, il professore. Il cordoglio del sindaco, Massimo Isola.

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Oggi pomeriggio (7 dicembre 2020), all'età di 91 anni, è scomparso Giovanni Pini, insegnante di latino e greco al liceo e grande artista del nostro tempo.

Dopo gli studi classici, Giovanni Pini, originario di Solarolo, si laureò in Lettere antiche all’Università di Bologna. Iniziò la sua carriera come docente di greco e latino prima nei licei di Fermo e Cesena per poi arrivare al Torricelli di Faenza, dove concluse il suo impegno nel 1989. E' questo l'anno nel quale la sua carriera di pittore decollò, pur avendo coltivato da sempre il disegno e la pittura, raggiungendo ben presto la sua cifra stilistica personalissima. Avendo iniziato a muovere i primi passi nel mondo dell'arte da autodidatta, Pini si sentì svincolato da qualsiasi legame con la tradizione moderna e contemporanea e ancor di più dal mondo del mercato dell’arte. Questo lo portò a percorrere suoi interessi personalissimi, seguendo pulsioni che lo portano verso una pittura figurativa che ha per unici soggetti i luoghi e i paesaggi più immediatamente vicini a Faenza. Alla pittura Pini affiancò poi i suoi disegni a matita e i collage, ottenuti, come spesso amava ricordare, raccogliendo giornali e parti di riviste direttamente dalla strada che mescolava con intonaci, sabbie e colori e pastelli fabbricati personalmente miscelando terre naturali, sabbie, colle e prodotti commerciali.

Perdiamo un vero Maestro nel senso classico del termine -ricorda il sindaco Massimo Isola che con Pini, in questi anni, aveva condiviso molte iniziative, una mostra nel 2014, alla galleria d'Arte della Molinella-; Pini è stato un grande artista ma anche un importante intellettuale del nostro tempo che ha saputo prendersi cura di generazione di faentini ai quali ha trasmesso la passione per il mondo classico. E’ stato il primo traduttore in Italia di grandi opera dal greco antico e un insegnante a cui i suoi studenti hanno voluto bene. Oggi una generazione di faentini e non, che hanno frequentato il liceo classico della nostra città, lo ricordano come un punto di riferimento insostituibile. Pini era dotato di una cultura enciclopedica e di una mente vivacissima. Con la scomparsa del Maestro Pini perdiamo un profondo intellettuale e un grande insegnante, un Maestro che ha costituito le coscienze civiche di tanti nostri cittadini. Io ho avuto l'onore e il piacere di conoscere Giovanni Pini come artista; il pittore che con il suo personalissimo lavoro, le sue tempere, i suoi disegni a matita, i suoi collage, le sue forme, i suoi colori, ritraevano i nostri paesaggi che raccontano il suo essere intellettuale anche nelle arti figurative e che sicuramente lascerà, anche in questo campo, un segno indelebile. Sono convinto che il Maestro Pini sia stato uno dei grandi pittori degli ultimi decenni, autore di pitture sapienti che denotano una sensibilità straordinaria e originale nella quale metteva il proprio riconoscibilissimo stile. Esprimo alla famiglia il mio più profondo cordoglio, e quello di tutta la città, per la sua scomparsa”.