FAENZA. Emergenza alluvione: aggiornamento Piano operativo di rimozione dei rifiuti e dal fango
In questa fase di gestione dell'emergenza alluvione, nel momento in cui quasi tutti i residenti colpiti sono stati portati in salvo, il sindaco Massimo Isola ha posto alcune indicazioni prioritarie per le prossime fasi operative che dovranno condurre la città verso la normalità.
Sul tema della staticità degli edifici colpiti dall'acqua, da oggi, una squadra di una decina di tecnici del Comune accompagnati da geometri e ingegneri, sulla base delle segnalazioni ricevute, sono al lavoro per effettuare le verifiche. Questo porterà a stilare un censimento delle abitazioni civili e di altre strutture così da poter capire se sono idonei a poter riaccogliere i cittadini.
Altro importante tema quello dei rifiuti. Dopo l'evento alluvionale, come comprensibile, moltissimi residenti e gestori di attività hanno iniziato i lavori per sgomberare i locali così da permettere di pulire le aree private. Purtroppo questo materiale in moltissimi casi è stato collocato sulle strade che di fatto complica moltissimo il passaggio dei grossi mezzi indispensabili per aspirare l'acqua nelle cantine e dalle condutture fognarie, lasciando dove si trova il fango. Ci sono situazioni particolarmente critiche dove è praticamente impossibile operare in sicurezza, anche per la presenza, comprensiva, dei tantissimi volontari che in queste ora stanno offrendo il loro preziosissimo contributo. Per un cambio di passo nella celerità di sgombero e pulizia delle strade, cantine e condutture è stato necessario creare un piano per permettere alle squadre della Protezione civile di lavorare e aiutare la città a tornare al più presto alla normalità. È quindi stato deciso di aggiornare il piano operativo, realizzato in collaborazione con la Protezione civile, i vigili del fuoco e a tutte le forze in campo, plasmato sul modello di altre emergenze simili.
Il Piano può essere messo in campo solo mettendo in sicurezza e rendendo agibili, progressivamente, le zone di Faenza colpite dall'alluvione, che coinvolge circa 6mila famiglie e 3mila aziende, per un totale di circa 12mila cittadini. La zona che dovrà essere al centro della pulizia, dove si stima ci siano oltre 30mila tonnellate di rifiuti da smaltire, è stato diviso in 16 zone che verranno pulite in maniera progressiva, una dopo l'altra. Le prime due aree nelle quali si lavorerà indicate sulla mappa con la lettera A e B, sono rispettivamente quella di via Cimatti, già colpita dall'alluvione del 3 maggio, e quella del Borgotto. Tutte le auto e i rifiuti saranno rimossi dalle strade a partire dalle 20 di questa sera e i lavori andranno avanti ininterrottamente giorno e notte. Dopo le auto si procederà a eliminare dalla sede stradale i rifiuti, si laveranno le strade le fognature e verranno svuotate le abitazioni e le cantine.
Le aree nelle quali si effettueranno gli interventi saranno interdette al traffico, anche pedonale, ad eccezione dei residenti. La chiusura di queste zone rosse permetterà al personale e ai mezzi di lavorare rapidamente garantendo la sicurezza dei cittadini. Dopo aver terminato i lavori nelle zone A e B la task-force si sposterà nella direzione indicata dalle frecce sulla mappa (zona Orto Bertoni, vedi allegato). Oltre ai mezzi già presenti sul territorio sono attese nuove colonne, forze e mezzi, che consentiranno al meglio di aggredire le criticità della città. Intanto nel forese altre squadre dedicate, si occuperanno delle zone colpite dall'alluvione. Il sindaco Massimo Isola ha rivolto un appello alla città affinché il Piano possa funzionare al meglio. Per questo il primo cittadino ha chiesto la collaborazione di tutti e il rispetto delle indicazioni date dalle forze dell'ordine e dalla Protezione civile. “Tutti i volontari, i nostri angeli del fango -sottolinea Isola- potranno concentrarsi e dedicare tutte le proprie energie alle aree libere dagli interventi dei mezzi pesanti. Sappiamo di poter contare sulla vostra comprensione e collaborazione. Un grande grazie a tutti per l'aiuto che ci state dando”.