FAENZA. Designati il 'Faentino lontano' e il 'Faentino sotto la torre' 2021
La Giunta ha assegnato i prestigiosi riconoscimenti ad Anna Tambini e Giuseppe Casadio. Sabato 31 luglio le premiazioni al Teatro Masini.
Sono state ufficialmente assegnate le onorificenze di “Faentina lontana” e “Faentino sotto la Torre” per l’anno 2021. I riconoscimenti sono andati rispettivamente ad Anna Tambini e Giuseppe Casadio.
La cerimonia per la consegna dei premi è prevista la mattina di sabato 31 luglio, giorno di svolgimento del Palio del Niballo, al Teatro Masini.
In un anno del tutto eccezionale a causa l’emergenza sanitaria, su proposta del sindaco Massimo Isola, l’apposito Comitato comunale ha inoltre deciso all’unanimità di assegnare una onorificenza speciale al personale sociosanitario, riconoscendone l’alto valore e la grande abnegazione dimostrata nell’affrontare la lotta al Covid-19 e nella cura dei malati.
FAENTINA LONTANA
Anna Tambini, classe 1943, storico dell’arte, vive a Pisa con il marito Franco Strocchi, docente universitario e anch’esso di origine faentina. Prima del trasferimento a Pisa la coppia ha vissuto a Princeton negli Stati Uniti e a Trieste.
Conseguita la Laurea in Lettere Moderne all’Università di Bologna nel 1965 con una tesi sulle Biblioteche di Bologna, Tambini ha poi ottenuto un diploma di perfezionamento in Storia dell’arte medioevale e moderna all’Università di Bologna con una tesi - pubblicata nel 1982 - su Pittura dall’Alto Medioevo al Tardogotico nel territorio di Faenza e Forlì, conseguendo il massimo dei voti e la lode. Abilitata all’insegnamento in Lettere e Storia dell’arte ha insegnato a Roma, Faenza e Pisa per poi ricevere dalla Soprintendenza di Bologna nel 1989 la qualifica di studioso di storia dell’arte.
Ha svolto numerose attività di ricerca sul patrimonio artistico in Romagna con particolare attenzione alla pittura dal Gotico al ‘500 e fornito un contributo significativo allo studio della pittura tardogotica a Faenza e in Romagna. Fondamentale inoltre, il suo lavoro di catalogazione dei dipinti della Pinacoteca di Ravenna, dei dipinti della Biblioteca Comunale Manfrediana e del Museo diocesano di Faenza.
Relatrice in numerose lezioni universitarie e convegni dedicati alla Storia dell’arte, vanta la pubblicazione di numerosi articoli in riviste d’arte specialistiche italiane e straniere e fa parte della Commissione d’arte sacra della Diocesi di Faenza.
Anna Tambini ha sempre conservato un legame strettissimo con Faenza e la Romagna, dove tuttora risiede parte della propria famiglia.
FAENTINO SOTTO LA TORRE
Giuseppe Casadio, “Beppe”, classe 1946, dopo la Laurea in Pedagogia all’università di Urbino con una tesi sul teologo luterano tedesco Dietrich Bonhoeffer, negli anni ’60 entra in contatto con la sezione italiana del Cemea (agenzia internazionale di pedagogia e didattica) e fonda la Cooperativa “Centri Rousseau”, impegnata nel gestire le comunità di vacanza per adolescenti, ispirate a concezioni pedagogiche antiautoritarie e partecipa al movimento studentesco del ’68.
Contemporaneamente inizia l’attività di insegnamento in storia, filosofia e materie letterarie nei licei classici di Conegliano e Vittorio Veneto (Treviso), quindi nelle scuole medie di Susegana (Treviso), Carpanedolo e Rezzato (Brescia) e ad interessarsi all’attività sindacale, che lo porta a ricoprire, prima l’incarico di segretario della Cgil-Scuola di Brescia, poi della Fiom di Ravenna a tempo pieno diventandone segretario generale provinciale.
Nel ’76 entra nella segreteria provinciale della Camera del lavoro di Ravenna di cui viene eletto segretario generale e nella segreteria regionale della Cgil, diventandone il segretario regionale nell’88. Eletto nella segreteria confederale nazionale Cgil, nel 1996 si trasferisce a Roma mantenendo l’incarico fino al 2004. In quell’anno entra a far parte del comitato celebrativo del Centenario del sindacato e, in quello successivo, del Cnel, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (VIII legislatura, 2005-2010), ricoprendo l’incarico di presidente della Commissione politiche del lavoro e dei settori produttivi, nella quale è riconfermato nella IX legislatura (2010-2015).
Tra le altre attività di Casadio va segnalata quella pubblicistica. Dal 1996 al 2004 ha prodotto numerose prefazioni e introduzioni a saggi e atti della Cgil nazionale su temi quali il mercato del lavoro, l’occupazione giovanile e femminile, il lavoro dei migranti e il diritto al lavoro per i diversabili; pubblica altresì relazioni e prefazioni a convegni sui temi ambientali e della tutela del territorio, promossi dalla Cgil nazionale, o da strutture territoriali del sindacato; pubblica anche analoghi interventi sui tema della legalità e della lotta alla criminalità organizzata. Dal 2004 al 2008 cura moltissime pubblicazioni e cataloghi su produzioni artistiche ed eventi culturali, storici e di attualità, sul lavoro e sulla sua rappresentazione nelle arti (musica, cinema, arti figurative, fotografia, fumetto, narrativa). Nel 2009 firma un saggio sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali presentato anche alla Camera dei Deputati. Sul web sono rintracciabili oltre 2.900 segnalazioni a suo nome.
Da diversi anni Casadio è tornato a risiedere a Faenza.