FAENZA. Chiarimenti su intervento privato nel fondo agricolo in via Celle
Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale è venuta a conoscenza delle contestazioni messe in atto da una cittadina e da un comitato ambientalista relativamente all'intervento di ripristino di un fondo agricolo in via Celle, da anni lasciato in stato abbandono. Secondo la segnalazione, notizia poi ripresa anche dai media e social, il privato, su indicazione del Comune di Faenza, avrebbe tagliato indiscriminatamente un bosco, in palese contrasto con le norme di salvaguardia comunale, ambientali e forestali.
Preme segnalare che agli uffici del Comune di Faenza non risultano segnalazioni di criticità sull'area, né per quanto riguarda l'abbandono di rifiuti né tantomeno relativamente alle condizioni di sicurezza della stessa.
Pertanto, risultano assolutamente infondate le notizie che sia stata iniziativa dell’amministrazione comunale autorizzare o intimare il taglio della vegetazione spontanea cresciuta in quei luoghi. L'intervento del privato, infatti, ha riguardato un terreno agricolo del quale ha piena proprietà, che il precedente strumento urbanistico individuava quale area di espansione residenziale. Come altre zone sulle quali era prevista un'urbanizzazione, anche su questa sono decadute, al 31 dicembre del 2021, le previsioni di espansione e l'area, a tutti gli effetti, è tornata ad essere terreno agricolo.
Come riscontrato dal Comando regionale dei carabinieri forestali, l'intervento si è svolto su un'area priva di vincoli ambientali, con operazioni di taglio della vegetazione ‘arbustiva’ effettuate a norma di legge senza la necessità di alcun rilascio di autorizzazioni e con la finalità di ripristinare il terreno seminativo per la produzione agricola.
Anche dal sopralluogo effettuato non risultano criticità per le operazioni effettuate sul fondo, dove si riscontrava solo vegetazione arbustiva spontanea, tra le quali Biancospino (Crataegus monogyna), Mirabolano (Prunus cerasivera), Vitalba (Clematis vitalba) e Rovo (Rubus ulmifolius). Il boschetto di robinie e la quercia, tutelate dal Regolamento Forestale, non erano e non saranno oggetto di taglio e alcun intervento.
Auguriamo buon lavoro all'agricoltore, perché quell'area sottratta alle previsioni di urbanizzazione possa presto tornare a svolgere la sua funzione produttiva agricola, preziosa per l'ambiente e l'economia del territorio.