FAENZA. Accedere al bonus per la riqualificazione energetica dei condomini è più semplice
L’amministrazione mette in campo nuove risorse per gli studi preliminari.
Lo scorso anno Palazzo Manfredi aveva varato il Bando Condomini, strumento per sostenere economicamente la progettazione per migliorare l’efficienza energetica degli stabili attraverso ‘cappotti termici’, infissi e impianti. Per venire incontro ai faentini e raggiungere l’abbattimento del 40% delle emissioni di CO2 entro il 2030, così come richiesto dal Piano d’azione per il clima e l’energia sostenibile (il Paesc), già nel 2020 Palazzo Manfredi aveva così messo a disposizione 20mila euro per finanziare il bando per gli studi energetici preliminari. In buona sostanza era stato individuato uno studio specializzato che ha analizzato come poter migliorare l’efficienza energetica di moltissimi stabili della città. L’interesse per questo contributo, che sostiene lo studio preliminare della situazione energetica del proprio caseggiato, è andato ben oltre le aspettative, così l’amministrazione comunale ha ritenuto di confermare per il 2021 altri 20mila euro per accedere a questo strumento per poi accedere agevolmente al ‘superbonus’ che ha messo in campo il Governo. Nei prossimi mesi inoltre è allo studio un bando simile con altrettante risorse dedicato agli immobili del centro storico.
“Il superbonus del 110% - spiega l’assessore Luca Ortolani, con deleghe all’ambiente e al territorio- rappresenta un’occasione irripetibile per trasformare il patrimonio edilizio delle nostre città verso una maggiore sostenibilità ambientale, stimolando anche la ripresa di un settore in difficoltà come quello dell’edilizia. Il prossimo anno al ‘Bando Condomini’ del Comune di Faenza vogliamo affiancare uno strumento destinato alle esigenze dei residenti degli edifici del centro storico, un ambito che sappiamo avere criticità dal punto di vista dell’efficienza energetica e dei vincoli rappresentati da un patrimonio architettonico di pregio”.
Il bando permetterà di finanziare studi che rappresenteranno anche una sorta di scuola di ‘buona pratica’ per progettisti e addetti ai lavori, dimostrando le possibilità di intervento e le nuove tecnologie che anche in centro storico possono portare ad una rivoluzione nei consumi energetici degli edifici.