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FAENZA. A Faenza il primo ‘teatro virtuale’ d’Europa per l’ascolto musicale

Da anni nella conservazione e valorizzazione dei beni culturali è stato inserito anche il suono, catalogato quale ‘Bene culturale intangibile’. Per comprendere la cosa basti pensare alle performances musicali, i concerti, gli spettacoli, le recite che vengono archiviate su supporti magnetici una volta e ora su quelli digitali. Ma i suoni non sono gli unici elementi importanti nell’ambito musicale. Fondamentali, e lo sa bene chi deve realizzare spazi dove l’acustica è fondamentale, sono i luoghi dello spettacolo dove si realizzano gli eventi musicali.

Le università di Parma e Bologna, in partenariato con realtà industriali e di alta formazione scientifica, da tempo, sono impegnate nel progetto di ricerca industriale ‘Sipario’, co-finanziato dalla Regione attraverso il Por Fesr 2014-2020 e gestito dal Gruppo Csa di Rimini, capofila dell’iniziativa. L’intento è di creare e rafforzare una rete tra i teatri d’opera in Emilia-Romagna e d’Europa anche attraverso la Strada europea dei teatri storici, il network europeo che collega e coordina oltre 120 tra le più importanti realtà europee sulla base della datazione e dell’integrità di conservazione della struttura originaria, del quale fa parte anche il ‘nostro’ teatro comunale Angelo Masini. Vicepresidente della Strada europea dei teatri storici è Benedetta Diamanti, Dirigente del Settore cultura dell’Unione della Romagna faentina.

Faenza è elemento essenziale del progetto ‘Sipario’

Il Comune di Faenza, partner dell’iniziativa, partecipa mettendo a disposizione una sala della Scuola comunale di Musica Giuseppe Sarti, all’interno del complesso degli ex Salesiani che, dopo alcuni sopralluoghi e incontri, il Gruppo Csa di Rimini e gli altri partners progettuali, hanno ritenuto idonea per l’esecuzione dell’azione pilota per le attività tecniche del progetto. Così nella sala d'ascolto di Faventia Sales sarà possibile riprodurre le stesse sensazioni di musicalità che si possono percepire nei teatri storici, ascoltando un concerto in 3D come se ci si trovasse all’interno non da spettatori ma nel bel centro dell’orchestra. Per aumentare la realtà virtuale musicale, l’esperienza potrà essere affiancata da una proiezione video che avvolgerà lo spettatore. Per ottenere l’esatta acustica delle sonorità dei teatri sono stati raccolti i milioni di suoni in risposta a determinati impulsi generati all’interno dei diversi teatri. La sala, una volta ultimata, sarà a disposizione di musicisti, studenti, studiosi o semplici appassionati che lì potranno ascoltare un concerto come fossero tra un’orchestra che suona al Masini o in uno degli altri teatri. Da sottolineare che, se da un lato l’intento del progetto è quello di ricreare l’acustica di un teatro in una stanza, altra finalità è di conservare e archiviare le specificità acustiche delle sale dei teatri storici d’Europa.

Questa -sottolinea Benedetta Diamanti- è una splendida opportunità che vede proprio a Faenza un progetto assolutamente innovativo in ambito internazionale e che vedrà esperti frequentare la nostra città per poter studiare le sonorità dei teatri d’Europa”.

Di questo studio, che porta alla ribalta la nostra scuola di musica comunale e la città tutta, quale luogo del progetto pilota, se ne è occupata anche la stampa con un lungo articolo apparso nei giorni scorsi nelle pagine della cultura di una importante testata nazionale.

Data ultima modifica: 3 Febbraio 2021