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BRISIGHELLA. Audizione alla Commissione VIII Ambiente della Camera dei deputati
Si è tenuta ieri, mercoledì 21 giugno, l’audizione per esporre alla Commissione VIII Ambiente della Camera dei deputati un quadro dei danni causati dall’alluvione che ha colpito il territorio romagnolo lo scorso maggio. Il Comune di Brisighella, spiega che l’esondazione dei fiumi e dei torrenti della recente alluvione non ha avuto precedenti storici per impatto e proporzioni. I danni maggiori si sono registrati a causa degli innumerevoli – oltre 450 - movimenti franosi presenti sulle strade comunali. L’interruzione dei collegamenti stradali, comunali, provinciali e ferroviari, hanno causato l’isolamento, nel versante faentino, di oltre 4.000 persone per un mese, di cui circa 700 residenti nelle frazioni al confine con la Toscana e del Comune di Marradi. Ulteriori disagi sono stati provocati dall’inagibilità di due ponti e l’interruzione della fornitura idrica ed elettrica su una vasta area del Comune, per oltre una settimana.
La stima complessiva dei danni sul patrimonio pubblico vale oltre 143 milioni di euro per 498 interventi. La maggior parte di queste risorse dovrebbero essere destinate al ripristino della viabilità comunale (120 milioni di euro), mentre per i 48 interventi su strutture allagate e franate (scuole, centro sportivo, parchi, cimiteri, impianti di pubblica illuminazione…) serviranno oltre 23 milioni di euro.
A seguito degli eventi alluvionali del 16 maggio, sono stati attuati interventi urgenti per il ripristino dei servizi pubblici e delle infrastrutture per un importo di oltre 560 mila euro, ma è alle Istituzioni che il Comune di Brisighella si rivolge per mettere a disposizione con somma urgenza risorse economiche che possano indennizzare cittadini e attività colpite dall’alluvione e che possano coprire i costi per gli interventi urgenti sulle infrastrutture pubbliche, tenendo conto che non è possibile operare con procedimenti ordinari, ma piuttosto procedure veloci e in deroga. Inoltre, con l’avvicinarsi della stagione autunnale e invernale, emerge ancora più forte la consapevolezza che gli interventi dovranno essere svolti tempestivamente.
È stato fatto presente che, per la messa in sicurezza del territorio, servono soluzioni innovative in grado di fornire una protezione adeguata di fronte a eventi di pioggia di forte intensità e, pertanto, è stata chiesta l’attivazione urgente dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza del Territorio per la realizzazione di interventi strutturali mirati al ripristino dell’assetto idraulico e l’aggiornamento dei piani territoriali e dei piani di assetto idrogeologico, che vadano a riqualificare il reticolo idrografico risalente a circa 100 anni fa. Inoltre, sono di fondamentale importanza la costante pulizia (ordinaria e straordinaria) degli alvei dei fiumi e torrenti dalle vette dell’Appennino Tosco-Romagnolo fino alle foci dei corsi d’acqua e il contrasto alla nidificazione degli animali fossori (come nutrie e istrici) lungo gli argini di fiumi e torrenti che ne indeboliscono le pareti.