Un’iconografia unica. Il fante che dorme
Venerdì 17 marzo, al museo “Giuseppe Ugonia”, inaugura la mostra “Un’iconografia unica. Il fante che dorme”, omaggio allo scultore Domenico Rambelli.
Venerdì 17 marzo alle 18 verrà inaugurata la mostra al museo “Giuseppe Ugonia” (piazzetta Porta Gabolo 1). L'evento espositivo è parte di un trittico di mostre, che si inaugurano in questo fine settimana a Brisighella, Lugo e Faenza, rendono omaggio alla figura di Domenico Rambelli, uno dei massimi scultori del Novecento italiano.
All'inaugurazione interverranno il sindaco Davide Missiroli, l’assessore alla Cultura Alessandro Ricci e il direttore artistico del museo “Ugonia” Franco Bertoni.
Dopo la complessa vicenda che gli permise di collocare a Viareggio il grandioso Monumento ai caduti della Prima guerra mondiale, a Domenico Rambelli venne affidato anche l’incarico di un monumento celebrativo dello stesso evento bellico a Brisighella. Se l’idea di celebrare localmente i caduti della Grande guerra si può far risalire al 1923, è solo nel 1926 che allo scultore viene affidato l’incarico formale per un monumento che verrà inaugurato il 16 ottobre 1927.
L’opera è costituita da una sola figura che rappresenta un comune fante sorpreso in un momento di riposo, nel sonno. Attorniato da una corona circolare di cipressi nel Parco della Rimembranza curato dall’amico Giuseppe Ugonia, il soldato è quasi totalmente avvolto nel pastrano e stringe a sé il fucile. Altri pochi dettagli (gli scarponi chiodati, lo zaino e l’elmetto avvolto nel cappuccio), tra forzature di derivazione espressionistica e sintetiche riduzioni, bastano allo scultore per definire un tempo e per mettere a punto un originale tema iconografico che sfugge a ogni retorica. Solo nel ricovero del sonno è concesso il ritorno agli affetti e al paese natale a un fante ridotto a pesante massa, quasi fosse un macigno arrotondato dalla costante violenza degli agenti atmosferici. Il calco in gesso dell’opera fu esposto al centro della sala personale alla terza Quadriennale d’arte nazionale del 1931 e una copia in bronzo è conservata nella Galleria nazionale d’arte moderna a Roma.
In mostra documenti provenienti dall’Archivio storico del Comune di Brisighella, disegni preparatori in gran parte conservati alla Biblioteca comunale di Faenza, il bozzetto e un superstite, se pur parziale, calco in gesso ora alla Pinacoteca comunale di Faenza e fotografie contemporanee finalizzate a una lettura dei caratteri salienti dell’opera.
La mostra sarà visitabile fino al 23 aprile, in marzo nei prefestivi dalle 15 alle 17 e nei festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17; in aprile nei prefestivi e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.