Glossario
Bilancio partecipativo
il bilancio partecipativo si ispira ai principi disciplinati dall’art. 20 del Regolamento degli istituti di partecipazione dell’Unione della Romagna Faentina, è uno strumento di democrazia diretta attraverso il quale i cittadini partecipano alle decisioni che riguardano la destinazione delle risorse economiche del comune, nelle aree in cui l’Unione e i Comuni hanno competenza diretta. L’intero percorso ha l’obiettivo di responsabilizzare i cittadini nell’espressione dei loro bisogni, nonché di comprendere le esigenze dell’intera collettività condividendo metodi, finalità e obiettivi comuni.
Idea progettuale
Si tratta del progetto proposto da un/a cittadino/a e deve riguardare uno dei tre seguenti ambiti:
- transizione digitale;
- transizione ecologica;
- sostenibilità sociale (fa particolare riferimento ai primi 5 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030: 1 – povertà zero; 2 – fame zero; 3 – buona salute e benessere per le persone; 4 – educazione paritaria e di qualità; 5 – parità di genere).
L’idea progettuale deve essere stilata sulla traccia dell’allegato A ( fac-simile idea progettuale). Essa deve rispettare le condizioni di ammissibilità preliminare e fattibilità definitiva (tecnica economica e giuridica).
Le idee progettuali devono essere realizzate all’interno del territorio del Comune di Faenza.
Obiettivi delle idee progettuali
L’idea progettuale deve essere costruita con lo scopo di perseguire obiettivi quali:
- stimolare la creatività e le produzioni culturali dei giovani cittadini, singoli e associati, in risposta ai bisogni di coloro che hanno un’età compresa fra i 16-25 anni;
- coinvolgere i giovani riguardo alle sfide più importanti che affronta la nostra comunità di Faenza: tutela dell’ambiente, promozione della digitalizzazione e lotta alle disuguaglianze;
- promuovere l’aggregazione dei giovani e creare nuovi spazi di conoscenza reciproca.
Proponente
Persona che vive (è residente) o studia alle superiori a Faenza, nata tra il 1° gennaio 1993 (30 anni) e il 31 dicembre 2007 (16 anni), dotata di codice fiscale, che decide - singolarmente o in gruppo - di presentare una propria idea progettuale. Per i proponenti con età compresa tra i 26 e i 30 anni è ammessa una sola idea progettuale vincitrice.
Votante
Persona che vive (è residente) o studia alle superiori a Faenza, nata tra 1° gennaio 1999 (25 anni) e il 31 dicembre 2008 (16 anni), dotata di codice fiscale, che decide di votare un'idea progettuale.
Ammissibilità preliminare dell’idea progettuale
L’ammissibilità preliminare consiste nel proporre un’idea progettuale costruita nel rispetto dei requisiti generali: interesse pubblico, concretezza e realizzabilità, innovazione, rispetto del costo massimo previsto a carico del comune di Faenza e di essere attinente a una delle tre challenge specifiche dell’anno 2023 (transizione digitale, transizione ecologica, sostenibilità sociale). L’ammissibilità preliminare è verificata da una commissione tecnica dell’Unione, coadiuvata dal Tavolo di Negoziazione.
Fattibilità definitiva dell’idea progettuale
L’ammissibilità definitiva delle idee progettuali presentate consiste in una verifica di fattibilità tecnica, economica e giuridica del progetto, analizzando nel dettaglio le caratteristiche della sua possibile implementazione da parte del Comune di Faenza. L’ammissibilità definitiva è verificata da una commissione tecnica dell’Unione, coadiuvata dal Tavolo di Negoziazione.
Piattaforma partecipativa
La piattaforma partecipativa è la piattaforma online https://faenza.bipart.it sulla quale si svolgono le operazioni di proposta delle idee progettuali e di voto delle stesse.
Tavolo di Negoziazione
Il Tavolo di negoziazione è il gruppo di discussione a cui partecipano l’Unione della Romagna Faentina, il Comune di Faenza, le associazioni e i cittadini che promuovono il percorso “Giova-FA”. Il suo compito è quello di guidare lo svolgimento del percorso, favorendo la condivisione delle informazioni e lo sviluppo del progetto.
Comitato di garanzia
Il Comitato di garanzia locale svolge la funzione di verifica del rispetto dei tempi e delle azioni previste dal processo partecipativo, dell’applicazione dei metodi e del rispetto del principio di imparzialità dei conduttori/facilitatori. Il Comitato svolge anche funzioni di monitoraggio del processo, sia durante il percorso stesso, che dopo la conclusione per la verifica degli esiti e della loro attuazione.
Regolamento degli istituti di partecipazione
E' il regolamento adottato nel 2019 dall’Unione della Romagna Faentina, cui afferisce anche il Comune di Faenza, e che disciplina, oltre al bilancio partecipativo, anche altre forme di coinvolgimento dei cittadini nella vita politica e amministrativa del territorio (consultazioni popolari, forum e consulte, delibere, mozioni e ordini del giorno di iniziativa popolare, percorsi partecipati).